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Il movimento di un orologio funziona 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno. Il contatto costante tra le componenti del suo movimento ne comporta una leggera ma regolare usura e gli oli lubrificanti con il passare del tempo tendono a perdere la loro efficacia. Le diverse guarnizioni, relative a fondello, cristallo lato quadrante e, quando il movimento è a vista, lato fondello, corona, composte di elastomero o plastica, sono soggette a deterioramento e nel tempo non garantiscono più la perfetta impermeabilità dell’orologio. Ecco perché si consiglia di sottoporre l’orologio a controlli regolari per preservarne la precisione e l’impermeabilità. I principali interventi di manutenzione dovrebbero essere svolti secondo la seguente tempistica:
Il “Servizio di sostituzione della pila” ogni 2-6 anni, e comunque quando cessa di funzionare la pila ed è ovviamente necessario per gli orologi con movimenti al quarzo.
Il “Servizio di manutenzione” ogni 3 anni circa.
Il “Servizio completo” (o revisione totale) ogni 5 anni circa.
Come qualsiasi strumento di alta precisione, un orologio deve essere sottoposto regolarmente a revisione per garantirne il perfetto funzionamento. Ovviamente non è possibile fornire uno scadenzario preciso in quanto questo tipo di intervento dipende dal modello, dal clima e dalle precauzioni adottate dal proprietario per la cura e la manutenzione dell’orologio. In generale, è consigliabile una revisione ogni 4-5 anni.
Un cronografo è un orologio che, oltre a essere dotato delle tradizionali lancette indicanti le ore, i minuti e i secondi, prevede la possibilità di misurare tempi brevi grazie alla presenza di una lancetta centrale dei secondi cronografici e dei totalizzatori dei minuti e delle ore. Un cronometro, invece, è un orologio che ha ottenuto una certificazione ufficiale rilasciata dal COSC – Controle Officiel Suisse des Chronomètres – dopo aver superato specifici test di precisione della durata di 15 giorni che sottopongono non l’orologio ma il suo movimento “nudo” a verifiche in diverse condizioni e a diverse temperature.
I pulsanti servono ad avviare o ad arrestare la funzione crono e ad azzerare il cronografo. Generalmente, il pulsante situato a ore 2 serve ad avviare o ad arrestare la funzione crono. Ma molte Case di orologeria prevedono nelle proprio collezioni anche cronografi monopulsante.
La differenza tra questi due movimenti riguarda la modalità di carica dell’orologio. Gli orologi a carica manuale devono essere caricati a mano quotidianamente o, almeno, tutte le volte che si decide di indossarli; quelli a carica automatica si caricano invece autonomamente grazie a un rotore interno attivato dai movimento del polso. Generalmente, gli orologi automatici hanno una riserva di carica minima di 40 ore che garantisce sufficiente energia per funzionare correttamente anche quando non sono indossati. Comunque, quando si decide di indossare un orologio automatico è buona norma caricarlo manualmente, poi, ovviamente, l’orologio rimarrà in carica grazie appunto ai movimenti del polso dell’utente.
Il tachimetro è una scala utilizzata per calcolare la velocità media in km/h sulla base del tempo necessario per percorrere una distanza di 1000 m. Per esempio, per calcolare la velocità media a cui state viaggiando alla guida della vostra auto, avviate il cronografo a un indicatore di miglio e arrestatelo esattamente 1 km dopo, quindi all’indicatore di miglio successivo. La lancetta dei secondi indicherà sulla scala tachimetrica la velocità media in km/h relativa al chilometro che avete appena percorso.
La funzione Flyback è una caratteristica di alcuni cronografi, che si chiamano appunto Flyback, che consente di spostarsi da una rilevazione cronografica a un’altra con una sola pressione del pulsante invece che con tre. Inventata negli anni ’30 subito dopo l’introduzione del secondo pulsante del cronografo, era inizialmente rivolta ai piloti, i quali dovevano arrestare una rilevazione e avviarne un’altra subito dopo per seguire il loro piano di volo. Oggi, sebbene non più utilizzata dai piloti e con una limitata applicazione nella vita moderna, la funzione Flyback è ancora apprezzata da tutti gli intenditori e gli appassionati di orologeria nonché da coloro che la usano ancora in svariati modi.
Gli orologi Worldtimer, detti anche “World Time” o “ Ore del mondo”, indicano oltre all’ora locale anche l’ora nei 24 fusi orari del pianeta attraverso un disco delle 24 ore riferite alle 24 città indicate sul quadrante. Grazie a questo sistema, è possibile identificare i 24 fusi in cui si trovano le città e conoscere in qualsiasi momento l’ora in ognuna delle 24 principali città del pianeta, ognuna delle quali corrisponde appunto a un fuso, leggendo contemporaneamente l’ora della città in cui vivete o vi trovate per un soggiorno.
Un orologio dotato della complicazione Dual Time indica un secondo fuso orario, che può essere letto mediante indicazione di una lancetta centrale o di un contatore con scala graduata da 1 a 24. Per fare un esempio pratico, la lancetta delle ore può essere impostata sull’ora locale, ovvero del luogo in cui ci si trova in quel momento, mentre l’ora del secondo fuso orario si riferisce all’ora della città in cui si risiede abitualmente, ora normalmente definita “home time”.
Gli orologi dotati della complicazione Fasi Lunari indicano sul quadrante i cicli della luna grazie a un disco mobile che effettua una rotazione ogni mese lunare, della durata quindi di 29 giorni e mezzo circa.
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