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Breguet – 220 e non sentirli

Tanti sono gli anni trascorsi dalla nascita del Tourbillon, il dispositivo antigravità ideato da Abraham-Louis Breguet più di due secoli fa, che ancora oggi continua a raccontare la sua storia da protagonista.

Probabilmente lo stesso Abraham-Louis Breguet, pur avendoci creduto fino in fondo, non aveva previsto la forza dirompente delle sua invenzione quando, nel 1801, la brevettò per un periodo di soli 10 anni! E infatti il tourbillon, tra le più grandi complicazioni orologiere di tutti i tempi e patrimonio assoluto della Maison Breguet, nel corso dei decenni è stato adottato da numerosi altri marchi orologieri, approdando ai giorni nostri con fascino e funzionalità inalterati. Oggi questo straordinario dispositivo non è più considerato solo un meccanismo di miglioramento delle prestazioni di un orologio, ma viene vissuto come un vero e proprio simbolo dell’ingegno umano, frutto di osservazioni precise sulla fisica e della perfetta comprensione degli elementi che possono nuocere alla precisione di un segnatempo, in particolare all’interno dello scappamento. Come si può rilevare dal dossier del 1801 che Breguet presentò in Francia per ottenere il suo brevetto, illustrato con una tavola a acquarello e preceduto da una lettera al Ministro degli Interni: «Cittadino Ministro, ho l’onore di presentarvi una memoria contente la descrizione di una nuova invenzione applicabile alle macchine per la misurazione del tempo che ho chiamato Regolatore a Tourbillon (…) Con questa invenzione sono riuscito a annullare per compensazione le anomalie dovute alle due posizioni diverse del centro di gravità del movimento del regolatore, a distribuire lo sfregamento su tutte le parti della circonferenza dei perni di questo regolatore e dei fori in cui questi perni si muovono, per fare in modo che la lubrificazione delle parti soggette a sfregamento sia sempre la stessa nonostante la coagulazione degli oli, infine a ridurre di parecchio altre cause di errore che influiscono sulla precisione del movimento (…)» 

Il fascino dell’invenzione di Abraham-Louis Breguet risiede nella sua stessa genesi, anche se il suo cammino non fu sempre facile: trascorsero molti anni da quando il concetto maturò nella sua mente – tra il 1783 e il 1795 – a quando venne presentato il brevetto, ma ne sarebbero trascorsi altri sei fra l’ottenimento del brevetto e le prime vendite, che decollarono a fatica. Nonostante ciò, e pur tra molte difficoltà di carattere sia economico che operativo, ai tempi il Tourbillon fece la felicità dei compratori, tra i quali troviamo diversi sovrani, aristocratici russi, eminenti personalità europee, mentre le creazioni dell’epoca continuano oggi ad affascinare collezionisti, storici e grandi appassionati di orologeria! Tanto che l’anno 2021, in cui ricorrevano i 220 anni dalla nascita del dispositivo il cui brevetto è datato 26 giugno 1801, ha fornito l’occasione per una serie di eventi e celebrazioni, tra cui, appunto, quella del 26 giugno scorso, quando la Maison ha invitato amatori, appassionati e collezionisti a celebrare la «Giornata del Tourbillon» durante la quale le boutique Breguet di tutto il mondo hanno offerto la possibilità di scoprire le collezioni e imparare tutto su questa complicazione unica. 

Per festeggiare la ricorrenza non si poteva poi prescindere dalla creazione di un nuovo segnatempo, e infatti la Casa ha prodotto 35 esclusivi esemplari del Breguet Classique Tourbillon Extra-Plat Anniversaire 5365, tanti quanti sono gli orologi a Tourbillon realizzati da Abraham-Louis Breguet durante la sua vita. Una creazione che oltre a rendere omaggio al genio visionario del grande orologiaio, esalta l’estetica secolare degli orologi Breguet riaffermando i codici della Maison come stabiliti dal suo fondatore. A partire dal quadrante, sulla cui base in oro si esercita tutta la maestria degli artigiani della Maison in particolare riguardo l’arte del guillochage, dallo stesso Breguet introdotta nell’universo orologiero e poi perfezionata negli anni. Nel 1786 il maestro fu attratto prima di tutto dal risultato estetico, che conferiva alle superfici un aspetto setoso e gradevole al tatto. Rilevanti furono anche le caratteristiche funzionali della rabescatura, capace di proteggere contro i segni del tempo le superfici lucidate, altrimenti facili a graffiarsi e ad appannarsi; le proprietà anti-riflesso inoltre offrivano una migliore leggibilità del quadrante e consentivano di delimitare varie zone di lettura, quali il giro delle ore, i piccoli secondi, l’indicatore della riserva di marcia, i vari contatori. Il decoro guillochage avrà una grande importanza per il maestro, contribuendo a tutti gli effetti alla nascita di un vero e proprio stile Breguet: i contrasti che si potevano ottenere sui quadranti consentirono di sostituire le lancette barocche dell’epoca con lancette più eleganti conosciute col nome di «lancette Breguet», la cui finezza del corpo termina con la famosa «pomme évidée». Il successo del guillochage fu tale che all’inizio del XIX secolo i quadranti rabescati sostituirono buona parte dei quadranti smaltati nelle creazioni di Breguet, e da allora il Marchio è rimasto fedele a questa tecnica di decorazione, che diventerà un vero e proprio segno distintivo della Maison. 

Ne è una dimostrazione evidente il quadrante del Breguet Classique Tourbillon Extra-Plat Anniversaire 5365, la cui parte centrale è interamente occupata dalla lavorazione «Clou de Paris», realizzata a mano utilizzando un bulino diamante, con un disegno composto da un intreccio di linee incise e incrociate con un passo di soli 0,25 millimetri, che, a 50 centimetri di distanza, corrispondenti all’abituale distanza di lettura di un orologio da polso, conferiscono l’illusione di una finitura opaca. Sulla quale risaltano al loro meglio le lancette centrali in acciaio azzurrato «à pomme excentrée évidée». Un secondo motivo, caro alla Manifattura, è il decoro «Grain d’orge» che abbellisce il perimetro dell’orologio. Individualmente numerato e firmato Breguet, il quadrante reca un giro delle ore con numeri romani e, posizionato tra le ore 4 e le ore 6, il tourbillon 60 secondi, indicati da uno degli assi. Lo caratterizzano due particolarità: la prima riguarda il ponte superiore, in acciaio azzurrato, una finitura inedita per un Tourbillon della collezione Classique; la seconda è la cartuccia posta sopra il tourbillon stesso, con la menzione «Brevet N°157», in riferimento al numero del brevetto attribuito nel 1801. 

Ritroviamo la stessa dicitura sul lato fondocassa, e in particolare sul ponte inferiore del tourbillon che reca impressa la scritta «Brevet N°157 Du 7 Messidor An IX» a fianco del numero individuale dell’orologio, mentre il bariletto riporta la data commemorativa «Anniversaire 1801 – 2021». Tutte queste menzioni sono incise a mano, così come la firma «Breguet» apposta sulla massa oscillante periferica, sulla quale spicca anche il terzo decoro guilloché con motivo a onde. La riproduzione dell’autentico acquarello su tavola depositato da Abraham-Louis Breguet nel 1801 insieme alla sua domanda di brevetto per il regolatore Tourbillon, precisamente 220 anni fa, trova infine spazio a destra. 

Il calibro automatico extra-piatto 581, di 16 linee, con 33 rubini, riserva di marcia di 80 ore, bariletto su rullini con cuscinetti a sfere, scappamento ad àncora di lato invertito con corna in silicio, spirale in silicio, frequenza di 4 Hz, regolato in 6 posizioni, viene ospitato nella classica ed elegantissima cassa Breguet, in oro rosa di 41 millimetri di diametro, con carrure finemente scanalata, attacchi saldati e barrette avvitate. Garantita impermeabile fino a 3 atmosfere, si accompagna a un cinturino in pelle stampa coccodrillo con boucle di chiusura a tre lame.

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Orologi - Le Misure del Tempo

Numero 349 – Dicembre 2021 – Gennaio 2022

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