Con l’apertura della nuova boutique, Bvlgari sostiene il Museo del Novecento, consolidando il legame tra arte, lusso e cultura milanese.

Il taglio del nastro della nuova boutique Bvlgari. Da sinistra, Renato Munafò, direttore generale Italia e Turchia, Laura Burdese deputy CEO, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, Satù Fatì, store manager del flagship di Montenapoleone e Benjamin Beaufils, direttore generale Europa.
Bvlgari ha inaugurato il nuovo flagship store in via Montenapoleone 2, nel cuore del lusso milanese e internazionale, annunciando anche un nuovo progetto di mecenatismo a sostegno del Museo del Novecento di Milano.
La boutique, che si sviluppa all’interno del Palazzetto Taverna Radice Fossati, edificio neoclassico progettato da Ferdinando Albertolli nel 1835, rappresenta l’incontro tra le radici romane della Maison e l’architettura milanese, emblema di innovazione e modernità.

La storica facciata della nuova boutique preserva l’autenticità del palazzo neoclassico milanese.
Il flagship store di Via Montenapoleone 2
Con i suoi 750 metri quadri distribuiti su tre piani, il nuovo flagship store è stato progettato e sviluppato non solo come un punto vendita, ma come luogo di arte e cultura, che unisce il classico al contemporaneo raccontando una storia di bellezza ed eleganza anche grazie al contributo di alcune delle maggiori eccellenze del Made in Italy come Venini e Barovier&Toso nel campo della vetreria, Damiani e Musiva per i marmi, Pictalab nel campo della decorazione e Rubelli per il tessile. Gli arredi sono a firma di Mangiarotti. Un’atmosfera unica, fatta di tonalità chiare e raffinate, dove tradizione e innovazione si fondono per celebrare l’eccellenza artigianale italiana.

Gli interni eleganti del nuovo flagship store Bvlgari di Via Montenapoleone 2, con la Venus di Fabio Viale, nella sala principale al piano terra.
Incontro tra orologeria, gioielleria, arte e cultura
Una serie di artisti ha sviluppato opere appositamente per il negozio, come Fabio Viale, la cui moderna interpretazione della statua di Venere di Milo si trova nella sala principale al piano terra. Zona dedicata alle collezioni iconiche di orologi e gioielli, come Serpenti, Bvlgari Tubogas, Bzero.1, Octo e Divas’ Dream, esposte in un bancone circolare realizzato in marmo travertino. Una serie di aperture ad arco conduce poi alla Infinity Gallery, con design che rende omaggio alla famosa galleria milanese Vittorio Emanuele II, e pavimento in travertino ispirato al Pantheon. E si conclude con un grande schermo LED che proietta l’opera d’arte digitale generativa “Sunset in Rome” di Stefano Contiero.

L’area dedicata alle collezioni di Alta Gioielleria, al primo piano, abbellita dai dipinti di Luca Pignatelli.
La grande scala a chiocciola del cortile interno, accuratamente restaurata e impreziosita con dettagli in oro, conduce al secondo piano. Un’area dedicata alle collezioni di Alta Gioielleria di Bvlgari, con la VIC Room progettata dall’architetto Giuliano Andrea dell’Uva, e impreziosita da tre dipinti creati appositamente per la location dall’artista milanese Luca Pignatelli. Il progetto dell’architetto prosegue nel secondo e ultimo piano, in un’area concepita come un salotto dove è stata allestita la mostra “Tubogas & Beyond”, visitabile fino al 29 giugno. Una selezione di pezzi straordinari della collezione Heritage di Bvlgari che abbraccia quasi un secolo: dal primo bracciale Tubogas realizzato nel 1941 e il primo orologio Tubogas (1948-1949), fino a un prezioso choker Monete Tubogas appartenuto alla collezione privata Barbara e Frank Sinatra. Dopo il 29 giugno, lo spazio tornerà al suo progetto originario di contenitore di esperienze in linea con la tradizione della Maison, che da sempre sostiene progetti artistici e talenti emergenti, e collaborazioni con istituzioni culturali diverse.

Girocollo Bvlgari Heritage Monete Tubogas in oro tricolore con monete greche d’argento, ca. 1974. Parte della collezione di Barbara e Frank Sinatra.
Nuovo progetto di patronage della Fondazione Bvlgari
La cerimonia di apertura ha visto la partecipazione di Laura Burdese, Deputy CEO di Bvlgari, insieme al Sindaco di Milano Giuseppe Sala e a Matteo Morbidi, Direttore Generale della Fondazione Bvlgari. Presenti all’opening anche gli artisti Luca Pignatelli e Fabio Viale e l’architetto Giuliano Andrea dell’Uva.
Durante l’evento, Laura Burdese ha sottolineato l’importanza di questo spazio per la Maison: «La nostra nuova “casa” milanese è un luogo che non solo rappresenta il nostro impegno nell’eccellenza, ma che racconta una storia ricca di bellezza, cultura e arte. Un punto di incontro tra passato, presente e futuro, e un ponte tra le nostre due città del cuore, Roma e Milano». E ha continuato: «In occasione di questa apertura, siamo felici di annunciare un’iniziativa speciale da parte della Fondazione Bvlgari. Per la prima volta a Milano, sosteniamo con orgoglio il Museo del Novecento con una prestigiosa attività di patronage. Un’istituzione fondamentale nel panorama dell’arte contemporanea, che non solo arricchisce il panorama culturale italiano, ma che ha un’importanza riconosciuta a livello internazionale».
L’iniziativa di mecenatismo si inserisce nella lunga tradizione del brand nel supportare arte, cultura e filantropia. Come ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala: «Il sostegno di Bvlgari al Museo del Novecento è un esempio della sinergia tra il pubblico e il privato che rende Milano una città in continua evoluzione, che sa accettare le sfide e guardare avanti».
Inaugurato nel 2010 e con oltre 300 opere d’arte del XX e XXI secolo, il Museo del Novecento dovrebbe raddoppiare il suo spazio espositivo, anche grazie a Bvlgari, entro la metà del 2027.

Un design elegante, fatto di tonalità chiare e raffinate, caratterizza il nuovo flagship store Bvlgari.




